MAHSA - LA LOTTA PER LA LIBERTA'



   MAHSA  

           Gian Maria Grassi - Renato Giustetto  -   2022/23

Avvicinamento di circa 20 minuti da Balme dove si parcheggia nei pressi dell’Albergo Camussot al cui lato destro si imbocca il percorso di Labirinto Verticale. Raggiunta la base della parete, si sale a sinistra sul pendio erboso costeggiando la parete stessa per un centinaio di metri fino a raggiungere, prima di un canale con un grosso masso incastrato, un liscio diedro marrone e grigio molto appoggiato che porta all’attacco alcuni metri più in alto. Roccia buona. Esposizione Sud. Lunghezza 370 metri. La via passa tra Quartino e Fantasia con cui ha in comune alcuni metri e una sosta. Attrezzata con spit/fix + qualche chiodo. Non occorre integrare. Sono sufficienti 12 rinvii e fettucce/cordoni, lunghezza  max dei tiri 40. (la via ripercorre nella parte bassa per brevi tratti un precedente tentativo di Grassi-Berta del 2019)

Avvicinamento di circa 20 minuti da Balme dove si parcheggia nei pressi dell’Albergo Camussot al cui lato destro si imbocca il sentiero Labirinto Verticale. Raggiunta la base della parete, si sale a sinistra sul pendio erboso costeggiando la parete stessa per un centinaio di metri fino a raggiungere l’attacco situato prima di un canale con un grosso masso incastrato. Roccia buona. Esposizione Sud. Lunghezza circa 370 metri.

Attrezzata a fix + alcuni chiodi. 12 rinvii, fettucce/cordini. Lunghezza max dei tiri 40 m.

L1 5b salire un liscio diedro marrone e grigio molto appoggiato, piccoli tetti nerastri e poi una placca gialla con un passo delicato.

L2  5c salire a sinistra della sosta verticalmente, proseguendo poi dopo un ribaltamento fino a un muro giallo e nero che si supera direttamente per arrivare in sosta.

L3   5a placche ben appigliate, sosta sullo spigolo.

L4  5b obliquare a sinistra verso un pilastrino fessurato e salirlo, sosta su un terrazzino roccioso con numerose pietre appoggiate.

L5  3a salire sul terrazzino superiore, superare una breve placca fessurata fino alla base di un liscio muro verticale (tratto della via Fantasia che dalla sosta prosegue a destra).

L6  6a salire il muro verticale, traversare a sinistra e quindi dritto fino alla sosta.

L7  5b portarsi pochi metri verso sinistra sul terrazzino erboso (1 fix per sosta facoltativa), salire il pilastro di roccia rossastra e sostare in cima ad esso.

L8  5b+ superare il tiro verticale sopra la sosta su roccia ottima ma un po’ liscia (nel caso ci fossero delle colate c’è  una variante d’uscita a sx - 4c)  

Qui si può interrompere la via scendendo a piedi: salire sulla terrazza verso sx -segni rossi- o scendere a dx su roccette per intercettare il Labirinto Verticale che porta a Balme in 30-40 minuti.

L9 5c+ portarsi frontalmente sulla cengia verso una paretina con grandi massi alla base, scalare di forza la lama fino a raggiungere la sosta in cima, tiro breve.

L10 6a+ scendere fin sotto l’evidente tetto per salire direttamente la placca nerastra, continuare nel diedro, nella parte finale la roccia necessita un po’di attenzione.

L11 5a portarsi sulla placconata di fronte un po’ in basso, passando tra 2 evidenti massi affioranti, fino a una breve placca inclinata con striature marroni . Spit con cordone blu. (Si può lasciare del materiale per riprenderlo scendendo in doppia). Salire prima uno strapiombino poi un muro verticale, sostare sul terrazzino.

L12  5a proseguire sul muro rosso fino a sostare su un comodo gradino.

L13 5a salire direttamente, superare un terrazzino e continuare a dx verso lo spigolo (spit con cordino). Sostare in una svasatura a sx.

L14  5b salire la placca rossa fino in cima al pilastro, roccia con ottimo grip.

Discesa: 2 doppie da 30 m. su L14 e L13 - 1 doppia da 25 m. su L12 - 1 doppia da 10 m. su L11, portano sulla terrazza erbosa da cui si raggiunge il Labirinto Verticale che in 30-40 minuti porta a Balme (ometti e segni bianco-rossi).

N.B. La roccia è stata pulita e disgaggiata, tuttavia qualcosa può sempre muovere o rompersi.  Non è propriamente falesia ma un terreno su cui prestare attenzione.

 

Note

MAHSA  AMINI era una giovane donna di 22 anni originaria del Rohjelat o Kurdistan iraniano, arrestata dalla polizia "morale" iraniana per non aver rispettato interamente le regole sull’obbligo del velo. Durante la detenzione presso il posto di polizia è stata sottoposta a percosse che ne hanno causato la morte. Mahsa era il nome persiano, il suo nome curdo Jina, che significa donatrice di vita e spirito, era proibito. Ancora oggi la lingua curda non è riconosciuta ufficialmente nel regime degli ayatollah ed è fortemente osteggiata. Nel nostro piccolo abbiamo voluto ricordare Mahsa con questa via con la speranza che in un futuro prossimo in Iran le donne e gli uomini possano vivere liberamente senza oppressione da parte di un regime. Questa dedica simbolica può sembrare una goccia nel deserto ma d'altronde un temporale è fatto di tante gocce. 

 






Commenti

  1. Grazie Renato &c. per queste meravigliose vie che consentono anche di assaporare un luogo, quello di Balme e dintorni, davvero suggestivo e tranquillo.

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  2. Anonimo25.11.23

    Prego 😀

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